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2017-09-12
Dott. Carlo Mirra
Gravidanza e mal di denti
LA CURA DEI DENTI IN GRAVIDANZA La gravidanza è un periodo speciale nella vita delle donne durante il quale prendono corpo (è il caso di dirlo) desideri e progetti tutti nuovi ed emozionanti e che richiede scelte consapevoli, grandi o piccole che siano. È anche un momento di attenzione alla propria salute, che forse la futura mamma non si dedicava da tempo. E se capita un mal di denti? IN BREVE Se stai programmando una gravidanza richiedi PRIMA un check-up al tuo dentista. Questo consente di abbattere il rischio di emergenze e la necessità di cure durante la gestazione! Rivolgiti sempre al dentista in caso di mal di denti. Non si deve aspettare sperando che passi! Non si deve sopportare! Se noti una carie è meglio affrontarla prima che diventi estesa e profonda. Anche e soprattutto in gravidanza! L'anestesia per la cura dei denti può essere praticata in sicurezza, non si deve soffrire! (con il consenso del ginecologo) Le radiografie strettamente necessarie possono essere eseguite dopo il primo trimestre, con le dovute protezioni (con il consenso del ginecologo) I farmaci vanno assunti solo se prescritti, e sotto controllo medico. La gravidanza deve essere un periodo sereno, il mal di denti è curabile! LA GRAVIDANZA È SINONIMO DI CAMBIAMENTO Il corpo femminile si trasforma, lentamente ma progressivamente, nella fisionomia e nella fisiologia. Cambiano anche molti aspetti e comportamenti e spesso anche il modo in cui vengono vissuti. I sintomi che vengono dai denti non passano mai inosservati, e non mancano detti popolari a sottolineare la problematicità, nei secoli passati, della correlazione denti-gravidanza. Ma è proprio vero che "ogni figlio, un dente"? Secondo il moderno modo di vedere le cose e gli strumenti ormai a disposizione non c’è bisogno di sacrifici. Non c'è bisogno proprio di soffrire, anzi! La gravidanza, anche dal punto di vista dei denti, può e deve essere vissuta serenamente, nell'interesse congiunto di mamma e bebè. Ho sentito dire che in gravidanza il Calcio dei denti della mamma viene usato per costruire le ossa del nascituro. Quindi i denti della mamma si rovinano? I denti di un adulto non scambiano ioni Calcio con il circolo sanguigno, quindi non vengono indeboliti nella loro struttura a favore della costruzione delle ossa del bambino. Quel detto è quindi senza fondamento. Durante la gestazione i denti si possono danneggiare per la carie e la malattia parodontale, che sono entrambe patologie causate da batteri. Con una adeguata prevenzione igienica e alimentare e i controlli periodici dal dentista queste situazioni possono essere evitate oppure tenute sotto controllo. Dal punto di vista dell'alimentazione il cambiamento può essere razionale (ricerca della nutrizione migliore) ma anche emotivo o dettato da situazioni nuove e contingenti come le nausee. Come conseguenza si può verificare un aumento della frequenza di assunzione di cibi ricchi di zucchero, che espongono a un maggior rischio di carie. Nella gestazione variano i livelli ormonali, aumentando gli estrogeni e il progesterone che provocano un aumento dell'infiammazione delle gengive e delle mucose orali in presenza di batteri. L'aumento dell'infiammazione gengivale e del sanguinamento spesso porta le future mamme a lavare meno e meno bene i denti favorendo l'accumulo di placca e tartaro. La gravidanza non è la causa di patologie odontoiatriche, è una condizione fisiologica che può far emergere problemi odontoiatrici fino a quel momento rimasti latenti o aggravare delle malattie già esistenti. STO CERCANDO DI AVERE UN FIGLIO. E' UTILE FARE DEI CONTROLLI DAL DENTISTA? Certo, fissare un appuntamento per un check up della bocca prima del periodo della gravidanza evita di dover ricorrere a cure urgenti durante i nove mesi della gestazione e a impostare un corretto programma di prevenzione. SONO INCINTA ED HO PROBLEMI AI DENTI. POSSO SOTTOPORMI A CURE MEDICHE ? Senza aspettare sintomi, durante i nove mesi di gravidanza è consigliabile recarsi dal dentista per valutazione e controllo e uno stretto mantenimento igienico. Ovviamente in caso di dolore, gonfiore gengivale, sanguinamento o qualsiasi altro disturbo della bocca è necessario richiedere subito una visita. In generale le cure non urgenti e rinviabili (per esempio l'intervento chirurgico per estrarre un dente del giudizio che non fa male) vengono programmate dopo la gravidanza. Tutto il resto (detartrasi, otturazioni, terapie endodontiche e estrazioni) possono essere eseguite in gravidanza a giudizio dell'odontoiatra, con il nulla osta del ginecologo. Più prudenza è richiesta nel primo trimestre di gestazione, che è il periodo più delicato. COSA SI PUO' FARE E COSA E' MEGLIO EVITARE IN GRAVIDANZA SE SI RENDONO NECESSARIE DELLE CURE ODONTOIATRICHE? È possibile (e necessario) eseguire l’anestesia locale per effettuare cure odontoiatriche senza dolore. In generale si possono assumere quasi tutti i tipi di antibiotici, mentre come farmaco antinfiammatorio e antidolorifico è consigliato solo il paracetamolo, cercando di contenere il dosaggio alle effettive necessità. L'assunzione di qualsiasi farmaco non può essere un'iniziativa personale, ma deve essere soggetta tassativamente al controllo dei medici curanti. Si possono eseguire radiografie, ma solo quelle strettamente necessarie per poter eseguire una corretta diagnosi e terapia dell'urgenza, con la protezione del grembiule piombato. Nelle comuni radiografie "endorali", ossia le lastrine usate dai dentisti, il fascio di radiazioni "illumina" solo i denti su cui è orientato, per poi disperdersi all'istante. La dose è bassissima, praticamente nulla a livello dell'utero. La paziente deve comunque sempre segnalare lo stato di gravidanza (o la possibilità che sia in atto) all'odontoiatra, che potrà così rinviare indagini radiodiagnostiche non strettamente necessarie in quel momento. C'E' QUALCHE MODO PER INIZIARE A PROTEGGERE I DENTI DI MIO FIGLIO PRIMA CHE NASCA? Avere una bocca sana significa difendere anche la salute futura del proprio bambino. È infatti dimostrato che la predisposizione del bambino verso la carie o la malattia parodontale dipendono in buona parte dalla trasmissione dei batteri dalla madre al neonato. Bisogna quindi curare tutte le infezioni dentali e gengivali prima che nasca il bambino. Una mamma con una bocca sana crescerà più probabilmente un bimbo con una bocca sana. Per maggiori informazione a riguardo compila senza alcun impegno il modulo presente nella sezione ContattiLA CURA DEI DENTI IN GRAVIDANZA La gravidanza è un periodo speciale nella vita delle donne durante il quale prendono corpo (è il caso di dirlo) desideri e progetti tutti nuovi ed emozionanti e che richiede scelte consapevoli, grandi o piccole che siano. È anche un momento di attenzione alla propria ... -
2017-07-19
Dott. Carlo Mirra
Spazzolino subito dopo i pasti ? Si rischiano danni seri!
Chi non riesce ad aspettare neanche un minuto seduto a tavola alla fine di un pasto e corre in bagno cedendo al richiamo del dentifricio, sta commettendo un errore. Parola di dentisti. Il contrordine si basa sui risultati di una ricerca, in cui si dimostra che passare subito dalla forchetta allo spazzolino e lavare i denti a stretto giro, può seriamente danneggiarli. In pratica si agevola l'azione degli acidi corrosivi, avverte dagli Usa Howard R. Gamble, presidente dell'Academy of General Dentistry. L'appello dell'esperto, che ha trovato spazio su diverse testate non solo negli States, è quello di ritardare l'appuntamento con la pulizia dentale post banchetto. Molte persone lavano i denti un numero di volte superiore a quelle raccomandate dagli specialisti, osserva. Ma anche le 'strofinate extra' fanno più male che bene. Se poi si ricorre allo spazzolino entro 20-30 minuti dal pasto o dopo aver sorseggiato una tazza di caffè o una bibita gassata, non si mettono i denti al sicuro, piuttosto si espone il sorriso a danni seri, spiega Gamble. Perché gli acidi bruciano sullo smalto dei denti e sul livello sottostante chiamato 'dentina'. E strofinare troppo presto con le setole dello spazzolino può guidare questi acidi ancora più in profondità accelerando il processo di corrosione. Il monito si basa su dati scientifici: una ricerca ha dimostrato proprio che i denti si intaccano più velocemente se vengono strofinati in questo lasso di tempo immediatamente successivo al pasto o al soft drink acido che praticamente li 'spoglia' dello strato superficiale demineralizzandoli. Nello studio un gruppo di volontari ha 'indossato' sull'arcata dentale campioni di dentina umana e testato differenti 'strategie' di spazzolatura. Risultato: usare lo spazzolino nel giro di 20 minuti dall'assunzione di una bibita gassata ha provocato danni notevoli, ma allo stesso tempo gli esperti hanno osservato che un segreto per proteggere i denti ci sarebbe. Con buona pace dei fan dei cibi piccanti. Dopo il pasto, basta aspettare un'ora prima di mettere in funzione lo spazzolino per evitare gli effetti negativi descritti dai ricercatori. Anche mezz'ora sarebbe sufficiente, visto che dopo questo periodo di 'sicurezza' l'usura non è risultata significativamente più alta. Da qui la conclusione dei ricercatori: per proteggere le superfici dentali devono trascorrere almeno 30 minuti dall'attacco erosivo messo in atto dagli acidi. Fonte: Adnkronos Salute/Dentisti-Italia.it Lo Studio Odontoiatrico del Dott. Carlo Mirra ti aspetta per una visita di controllo della tua igiene orale!Chi non riesce ad aspettare neanche un minuto seduto a tavola alla fine di un pasto e corre in bagno cedendo al richiamo del dentifricio, sta commettendo un errore. Parola di dentisti. Il contrordine si basa sui risultati di una ricerca, in cui si dimostra che passare subito dalla forchetta allo spa... -
2017-06-02
Dott. Carlo Mirra
Sbiancamento fai da te? Non lasciatevi abbagliare!
Una direttiva della UE fissa il contenuto del periossido allo 0,1% Una direttiva dell'Unione Europea fissa il contenuto di perossido allo 0,1 %, ma in Italia le cose vanno diversamente. A chi non piacerebbe avere un sorriso smagliante, luminoso? Un sogno possibile per molti, grazie alle moderne tecniche di sbiancamento denti professionale effettuate in uno studio dentistico. Per gli altri è corsa ai metodi fai-da-te, dai dentifrici alle paste da applicare sino alle strisce. Prodotti a base di perossido che si possono acquistare in farmacia o nei supermercati. Secondo la direttiva Europea per prodotti cosmetici (76/7 68/EEC), la concentrazione di perossido di idrogeno nei prodotti per la cura orale non può superare lo O,1 %, quelli che possiedono una concentrazione maggiore non possono essere, quindi, venduti liberamente al pubblico. In Italia, però, per mancato recepimento di questa direttiva, i prodotti sono in vendita liberamente. La Commissione del comitato scientifico per i prodotti cosmetici (Sccp), un organo indipendente con funzione consultiva, ha più volte espresso parere negativo al riguardo richiedendo supervisione e autorizzazione (ricetta medica) del dentista e la Commissione ha emesso una direttiva che vincola la loro vendita. “Oggi la normativa europea – spiega il consulente scientifico del Dipartimento di Odontoiatria dell'Ospedale San Raffaele di Milano – indica che i prodotti sbiancanti con concentrazioni di perossido superiori allo 0,1 % sono da utilizzare sotto la supervisione di uno specialista”. In Italia invece è ormai accettato un loro utilizzo senza limitazioni o quasi. E in pochi conoscono le concentrazioni di perossido contenuto nei prodotti in commercio e le possibili conseguenze. Il dott. Roberto Callioni dell' Andi (Associazione Nazionale Medici Dentisti Italiani) aggiunge: “Avere denti bianchissimi è diventato un fenomeno di costume, ma non è la stessa cosa che avere denti sani, che invece è un diritto. lo sono favorevole alla vendita di questi prodotti dietro prescrizione. L'uso indiscriminato di sostanze sbiancanti, che si somma all'utilizzo di dentifrici dall'effetto abrasivo “meccanico”, di gomme da masticare, eccetera, mette a rischio lo smalto, lo consuma irreparabilmente”. L'eccesso o l'uso cronico di sbiancanti ad alte dosi di perossido può provocare ipersensibilità, danneggiare lo smalto, indurre carie, gengiviti e, nei soggetti predisposti sviluppare fenomeni di sensibilizzazione. Ma come ci si può accorgere di aver esagerato? “Un consiglio è quello di andare dal dentista al primo accenno di sensibilità, uno dei primi effetti negativi che si riscontrano”, spiega Callioni. Una proposta è stata quella di subordinare l'uso di questi prodotti ad una prescrizione medica, in modo da evitarne l'uso indiscriminato. Ma la CE ha preferito una strada diversa, sia pure andando contro il parere del Comitato Scientifico: andare avanti per un periodo di “prova” di cinque anni per ottenere i dati di studio a lungo termine. “In questo modo si usano i cittadini come cavie, bisognerebbe invece aspettare di mettere in commercio i prodotti solo dopo che abbiano dimostrato la loro innocuità anche a lungo termine”. Nel dubbio, meglio affidarsi ad uno studio dentistico specialista. Fonte: La Repubblica Salute Per maggiori informazione a riguardo compila senza alcun impegno il modulo presente nella sezione ContattiUna direttiva della UE fissa il contenuto del periossido allo 0,1% Una direttiva dell'Unione Europea fissa il contenuto di perossido allo 0,1 %, ma in Italia le cose vanno diversamente. A chi non piacerebbe avere un sorriso smagliante, luminoso? Un sogno possibile per molti, grazie alle moderne ... -
2017-04-04
Dott. Carlo Mirra
Una bocca sana migliora la mente e fa bene alla memoria
Lavarsi i denti potrebbe aiutare “a ricordare”, almeno alle persone un po' più in là con gli anni: infatti il cattivo stato di salute della bocca sembra associato a problemi cognitivi, di memoria e di ragionamento negli adulti. Lo dimostra uno studio di James Noble del Columbia College of Physicians and Surgeons a New York City. Pubblicato sul Journal of Neurology, Neurosurgery, and Psychiatry, lo studio e' stato condotto su 2300 persone di 60 anni o più. Gli esperti hanno controllato lo stato di salute della loro bocca e li hanno sottoposti a test cognitivi e di memoria. E' emerso che gli adulti con una bocca più trascurata, con gengivite e parodontite, hanno anche più problemi cognitivi e di memoria. In precedenti studi la salute orale è stata legata a malattie cardiovascolari, diabete e Alzheimer; questo studio, quindi, va a sommarsi a una serie di dati che legano la salute orale a quella di altre parti del corpo, in particolare il cervello. Un motivo in più, quindi, per avere una buona igiene orale, è andare dal dentista ogni tanto, concludono gli esperti.Lavarsi i denti potrebbe aiutare “a ricordare”, almeno alle persone un po' più in là con gli anni: infatti il cattivo stato di salute della bocca sembra associato a problemi cognitivi, di memoria e di ragionamento negli adulti. Lo dimostra uno studio di James Noble del Columbia College of Physic... -
2016-10-20
Dott. Carlo Mirra
Crisi economica fa digrignare i denti : aumenti del bruxismo
La crisi economica incalza e i lavoratori digrignano i denti. Non in segno di sfida, ma in senso letterale. E' infatti boom di nuovi casi di bruxismo, con un aumento esponenziale dei problemi a cui va incontro chi digrigna i denti durante il sonno, assicurano gli addetti ai lavori in un articolo pubblicato sul britannico 'Guardian'. C'è addirittura chi al risveglio trova la brutta sorpresa di un molare rotto o un dente scheggiato, chi finisce per essere colpito da violenti mal di testa o mal di schiena, spie del problema. I nuovi casi si contano soprattutto tra manager e lavoratori impiegati nel settore della finanza, quelli che ogni giorno fanno i conti con l'ansia della recessione. “Per lo più personalità di tipo A – spiega Sharif Khan, uno specialista di impianti dentali – ovvero perfezioniste, precise, per lo più impegnate nel mondo del business”, aggiunge. “Negli ultimi 18 mesi – testimonia Yann Maidment, un dentista di Edimburgo – io e due colleghi abbiamo assistito a un aumento dei pazienti alle prese con il bruxismo stimabile attorno al 10-20%. Si tratta per lo più di manager, persone che lavorano in banca e più in generale nel mondo della finanza. C'è tanta ansia legata ai tagli: a questi nuovi pazienti basta guardarsi attorno per trovare tante persone che a causa della crisi hanno perso il posto di lavoro. Questo provoca ancor più stress di quanto questi lavoratori non siano abituati a sostenere”. A confermare l'aumento dei casi anche la British Dental Health Foundation, che negli ultimi mesi ha assistito a un aumento delle telefonate al numero verde di persone alle prese con il problema. “La principale ragione di questo incremento è da rintracciare nello stress – confermano dalla Fondazione – Fare i conti con la crisi e con le difficoltà sul posto di lavoro genera tensione nell'organismo. Una tensione che può manifestarsi anche digrignando i denti”. Esercizi correttivi, terapia per rilassarsi e consulenze per affrontare le cause alla base del bruxismo sono tra i rimedi suggeriti dagli operatori dell'helpline della Fondazione. Mentre per evitare che i denti ne paghino le conseguenze si trovano in commercio i cosiddetti bite, ovvero degli speciali apparecchi da tenere in bocca durante la notte, simili a quelli usati dai pugili sui ring. Il costo si aggira attorno ai 300 euro: l'obiettivo è evitare che i denti 'stridano' tra loro, riportando danni. Se non altro chi li produce potrebbe trarre qualche vantaggio dalla recessione. Fonte: Adnkronos Salute Per maggiori informazione a riguardo compila senza alcun impegno il modulo presente nella sezione ContattiLa crisi economica incalza e i lavoratori digrignano i denti. Non in segno di sfida, ma in senso letterale. E' infatti boom di nuovi casi di bruxismo, con un aumento esponenziale dei problemi a cui va incontro chi digrigna i denti durante il sonno, assicurano gli addetti ai lavori in un articolo...
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